Satana e Lucifero: differenze e origini.
- Hekatean J.
- 23 feb 2018
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 13 feb 2020
di Hekatean J.

Inferno, dipinto di Buonamico Buffalmacco
E’ una premessa opportuna quella di andare ad analizzare l’etimologia dei nomi e le loro origini.
Passo che molto spesso viene tralasciato cullandosi nei “sentito dire” o nelle interpretazioni personali, nemiche delle tradizioni. Ma è un passo il più delle volte rivelatore dei veri significati delle parole e dei nomi che andiamo a mitizzare.
Il termine Satana proviene dall’ebraico ed ha un significato ben preciso. E’ il nome di una funzione, “accusatore” o “avversario” derivante dal verbo “accusare, opporre, ostruire”.
Possono esserci quindi molti Satana, gente comune che si oppone ad un qualcosa come ad esempio la dogmaticità assoluta e i sistemi morali e dualistici di questa e quell’altra religione o culto.
Discorso simile nel Corano in cui al Shaytan per eccellenza IBLIS (identificato nell’imaginario collettivo col Diavolo) seguono tanti shaytan (i vari Jinn, spiriti del fuoco, geni mediatori tra l’uomo ed il divino).
Nei testi ebraici il termine satan identificava appunto qualsiasi accusatore, una sorta di personaggio antagonista, quel tipico personaggio che si trova in qualsiasi tragedia di Shakespeare, giusto per intenderci: Riccardo III è un satan per eccellenza.
La stessa parola invece preceduta dall’articolo determinativo si riferisce unicamente a Satana, avversario biblico di Dio : ha-satan.
Prima traccia del termine lo si trova nei testi Masoretici della Torah ancora oggi in uso tra gli ebrei e che han fornito la base imprescindibile per le traduzioni dell’Antico Testamento da parte dei cristiani, a partire dalla Septuaginta (dei settanta), traduzione in Greco dei testi ebraici effettuata secondo gli studiosi da alcuni saggi (72, da qui il nome “dei settanta”) ad Alessandria D’Egitto e che diede origine alle varie versioni cristiane della Bibbia e specialmente dell’Antico testamento ancora oggi in uso .
Con molta probabilità l’avvento e la diffusione dello Zoroastrismo e della sua cosmogonia e mitologia (Angra Mainyu contrapposto ad Ahura Mazda) diede origine alla necessità di un dualismo celestiale e cosmico: il Bene supremo contrapposto al Male supremo.
E qui, il nome Satana inizia ad assumere una connotazione prettamente negativa; il male assoluto contro il quale lottare e opporsi per la salvezza ed il proseguimento sulla retta via. È in verità un rapporto di alterata e subdola opposizione in quanto Satana ottiene il consenso da parte di YHWH ad agire in terra ed estendere il suo dominio tra gli uomini, “principe di questo mondo” come lo definisce Gesù Cristo nel Nuovo Testamento.
Il suo fine è metterli alla prova e accusarli, tornando prepotentemente alla sua funzione originale di accusatore.
La caduta dell’impero romano sarà una manna caduta dal cielo per i propositi conquistatori del Cristianesimo.
Occorrerà rapportarsi con popolazioni pagane o politeiste (Celti da un lato, pagani greci e romani dall’altro) che venerano un pantheon già stabilito e di secolare tradizione.
La decisione della Chiesa di Roma è tanto geniale quanto meschina: lasciar loro la necessità umana di affidarsi ai loro idoli e di venerarli comunque, convertendoli e trasformandoli in figure iconografiche cristiane. Una razzía vera e propria di divinità appartenenti ad altri culti e tradizioni. Un atto meschino per il quale il Cristianesimo non ha ancora pagato nè il prezzo nè il debito.
E di conseguenza si avvia un processo di demonizzazione di tutto ciò che non aggrada il pensiero cristiano ed ecclesiastico dominante e imperante.
Ma in questa “epopea biblica” chi sono Satana e Lucifero?
Il mito ripreso da Milton nel suo Paradise Lost vede Lucifero come uno degli angeli più belli che, ribellatosi a Dio (per il troppo amore), viene cacciato dal Paradiso seguito da un’orda di altri angeli ribelli e cade sulla terra. Nel momento in cui cade sulla terra assume le funzioni dell’accusatore e “principe di questo mondo”, quindi Satana.
Ma questa è solo una visione dell’intera faccenda che considera Lucifero e Satana come diversi aspetti della stessa figura archetipale dell’avversario (alla cui lista occorre aggiungere Samael, Arimani, Angra Mainyu ed altri ancora).
Si è quasi d’accordo nel dire che Satana non viene mai citato nell’Antico Testamento.
Satana appare nell’Antico Testamento in Zaccaria 3.1:
Vulgata:
Zechariah
“et ostendit mihi Iesum sacerdotem magnum stantem coram angelo Domini et Satan stabat a dextris eius ut adversaretur ei
et dixit Dominus ad Satan increpet Dominus in te Satan et increpet Dominus in te qui elegit Hierusalem numquid non iste torris est erutus de igne”
“Il Signore mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, in piedi davanti all’angelo del Signore. Satana stava alla destra di Giosuè per accusarlo. L’angelo disse a Satana: “Il Signore ti riduca al silenzio lui che ha scelto Gerusalemme.”
Non occorre spiegare ulteriormente il ruolo di Satana, è abbastanza chiaro.
Eterno accusatore messo a tacere dall’angelo di Yhavè.
Come il dubbio dell’uomo relegato al silezio forzato dall’assolutismo dogmatico delle religioni rivelate.
LUCIFERO
Si ritorna all’etimologia del termine.
Lucifero è in origine una parola ebraica “hêlêl” o “heylel” (הֵ ילֵ ל ) che significa “portarore di luce, colui che splende”. Nella traduzione greca della Bibbia Septuagista il termine equivale a
“heōsphoros” (portatore dell’alba, stella del mattino). Ed infine nella Vulgata, prima traduzione in latino, sempre dal greco, della Bibbia. Anche qui Lucifero=lucem ferre=Lucifer rafforza il significato di “portatore di luce”, “stella del mattino”.
Antico ebraico:
Eik nafalta mishamayim הֵ ילֵ ל ben-shachar nigda'ta
la'aretz cholesh al-goyim
Dalla Vulgata:
“Quomodo cecidisti de caelo lucifer qui mane oriebaris corruisti in terram qui vulnerabas gentes”
In inglese:
“How you have fallen from heaven, morning star (stella del mattino), son of the dawn! You have been cast down to the earth, you who once laid low the nations!”
traduzione odierna:
“Come hai potuto cadere dal cielo tu, splendente figlio dell’aurora ?” Isaia 14,12
In realtà è un chiaro riferimento al Re Babilonese “caduto” dalla grazie e dai favori di Yahvè e per questo nemico di Israele.
Se da un lato sfata il mito di Lucifero come angelo caduto dal cielo, dall’altro rafforza il ruolo dell’avversario che rimane inalterato.
Lucifero e Venere
Nella mitologia Romana Lucifero (portatore di luce) era la divinità corrispondente al greco Eosforo “Torcia dell’Aurora”, ‘Stella del mattino”. Il Poeta greco Esiodo lo considera Phosporus (Eosforo) figlio di Eos (l’Aurora) e di Astreo e fu padre di Ceice, re di Tessaglia (famose le streghe di Tessaglia per le loro doti divinatorie) e di Dedalione. Lucifero era il nome che gli antichi diedero a Venere in quanto prima luce che anticipava quella del sole.
Il superuomo Nietzschiano incarna in pieno gli abiti di Satana e Lucifero messi assieme.
Scrive Nietzsche nel suo Anticristo:
“Ciò che ci divide non è il fatto che noi non troviamo nessun Dio, né nella storia, né nella natura, né al di là della natura, ma che quello che è stato adorato come Dio noi non lo troviamo affatto 'divino', ma al contrario pietoso, assurdo, dannoso; non solo perché è un errore, ma perché è un crimine contro la vita.”
e ancora:
“Definisco il cristianesimo l'unica grande maledizione, l'unica grande e più intima depravazione, l'unico grande istinto della vendetta, per il quale nessun mezzo è abbastanza velenoso, furtivo, sotterraneo, meschino - lo definisco l'unica immortale macchia d'infamia dell'umanità.”
Tutto ciò che è dubbio porta al quesito ed il questito porta a ricerche, sete di sapere e conoscenza.
L’illuminazione di chi rifiuta un sistema di preconcetti e quattro idee messe in croce (scusate il gioco di parole sarcastico) che purtroppo hanno definito il modello delle società occidentali moderne.
Proprio questo elemento del dubbio ci ricollega all’occultismo moderno.
Crowley scriveva:
"Ho dormito con la fede e al risveglio ho trovato un cadavere tra le mie braccia".Ho bevuto e danzato tutta la notte con il dubbio e al mattino ho scoperto che era vergine".
E questo passaggio di rara bellezza e poesia ci permette di fare un salto verso il Satanismo moderno e più precisamente ad Anton Szandor LaVey:
”Soltanto il dubbio può provocare l'emancipazione mentale. Senza il meraviglioso elemento del dubbio, la porta attraverso cui passa la verità sarebbe chiusa a doppia mandata, indifferente ai molti vigorosi colpi di migliaia di luciferi”.
Un altro termine che ormai nell’immaginario collettivo racchiude genericamente sia la figura di Lucifero che quella di Satana è “diavolo” derivante dal latino tardo diabŏlus che a sua volta deriva dal grwco diábolos (diaballo)= calunniatore.
Analizzando meglio la parola greca diaballo:
dia=attraverso + ballo=mettere
Per cui : mettere in mezzo/ separare/frapporre/causare una frattura.
E infine un piccolo sguardo al mondo anglosassone: devil
Le prime forme della parola Inglese “diavolo” sono considerate come derivanti dal Gotico “diabaulus” (ad esempio l’Inglese Antico divul) che и venuto dal latino “diabolus”.
Tuttavia, l’Inglese Antico “deofel” e le parole affini, come il Frisione Antico “diovel” potrebbero essere derivate possibilmente dal suffisso “fel”, una variante di “fell” che significa feroce, selvaggio, selvatico. Allora la forma originaria, per esempio “deofel”, significherebbe il dio “feroce/selvaggio/selvatico”. C’è una certa giustificazione per l’uso del prefisso Latino in questo modo – per esempio “deodand”, che si presenta nel 12° Secolo Inglese. È interessante in questo contesto che “fell” (dal Latino “fello”) era spesso usato per descrivere sia una persona selvaggia e feroce (tale come un fuorilegge) che un uomo valoroso o guerriero. Molto dopo, la parola è passata in uso generale come “felon” (crudele/malvagio) – con un senso morale.
Vale un piccola menzione la parola “hell” (Inferno) derivante dall’Old English hel, helle (mondo dei morti) e dal Proto-Germanico halja (ciò che è nascosto/occulto)
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