Hekate-Medusa, la triplice sorellanza e l’aspetto Gorgonico.
- Hekatean J.
- 18 lug 2019
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di Hekatean J.

Il mito di Medusa è parzialmente noto a tutti. Parzialmente, in quanto quel che sopravvive del suo mito nell’immaginario collettivo è quello di un mostro-fiera, dai serpenti al posto dei capelli, e il cui sguardo pietrificava chi osasse guardarla dritto negli occhi.
Iniziamo col dire che Medusa era una di tre sorelle (Steno, Euriale, Medusa) conosciute come Gorgoni.
Sebbene Omero ci abbia parlato di una sola Gorgone nell’Iliade e nell’Odissea , altri autori attestano l’esistenza di Medusa e delle sue due sorelle. L’idea di Medusa una e trina, attraverso la tradizione letteraria, stuzzica l’intelletto e la fantasia.
Ce ne parlano, tra gli altri, Esiodo (Teogonia) ed Eschilo (Prometeo Incatenato).
Medusa era l’unica mortale delle tre sorelle, le cui antiche raffigurazioni antropomorfe la presentavano con il corpo di cavallo, ali d’oro e mani di bronzo.
Altre fonti non la dipingono come un essere mostruoso ma come una bellissima donna in origine, che dopo essere stata maledetta da Atena e’ andata ad assumere quelle sembianze orribili che la leggenda tramanda.
La sua testa fu decapitata da Perseo, dietro commissione del re Polidette. Per far ciò Perseo seguì il consiglio di Atena, ovvero di evitare di guardare direttamente negli occhi Medusa, ma bensi’ guardarne il riflesso della sua immagine nel proprio scudo.

La testa continuò a godere di vita propria mantenendo inalterati i suoi poteri, tant’è che Perseo se ne servì nella sua missione successiva, quella di salvare Andromeda.
Fu in fine consegnata ad Atena che la incastonò nel suo scudo, in nome di battaglie future.

Le tre Gorgoni erano figlie di Forco e Ceto, personaggi mitologici legati all’abisso primordiale.
Per volere di Persefone, Medusa era la custode degli inferi.
Quasi in maniera speculare, le tre Gorgoni avevano altre tre sorelle, le Graie (“anziane”), chiamate anche Forcidi, che custodivano l’accesso al luogo in cui vivevano le Gorgoni.
Le tre Gorgoni inoltre rappresentavano la perversione nelle sue tre forme:
Euriale, la perversione sessuale; Steno, la perversione morale; Medusa, la perversione intelettuale.
La triplice sorellanza trova un parallelismo con le Tre Moire (personificazione del destino ineluttabile e inarrestabil), le Furie o Eumenidi-Erinni (figlie di Acheronte e della Notte e personificazione della vendetta e della punizione), e le Cariti (le tre Grazie), personificazione della benevolenza e carità.
Furia, vendetta, destino, cambiamento, compassione e benevolenza, tutti aspetti di Hekate multiforme.
Il nome Medusa in greco: Μέδουσα, Médousa, vuol dire "protettrice", "guardiana", da μέδω, médō, “proteggere”.
È quindi comprensibile l’uso che Atena ne fece, col proprio scudo.
Lo scudo fu ribattezzato come Gorgoneion.
I guerrieri dell’antica Grecia realizzarono scudi simili incidendo nella parte esterna volti gorgonici.
Sarà capitato a tutti di notare dei picchiotti (battiporta, battente) in ferro pesante posti in vecchie porte o portoni raffiguranti visi di natura gorgonica. Un simbolo di protezione per scoraggiare potenziali nemici e figure negative.

Una fisionomia tipica composta da un ghigno beffardo, una lingua in fuori ed uno sguardo paralizzante.

La connessione con uno degli aspetti di Hekate avviene per mezzo di uno dei suoi epiteti, il greco APOTROPAIA (“scaccia pericoli e cattiva sorte”).
Il Dragone marino ancestrale e’ la dea nel suo piu’ antico e titanico aspetto, divoratore, ibrido, divino e umano allo stesso tempo, bellezza ammaliante e distruttiva, mostruosità feroce e abominevole.
La funzione di questo aspetto di Hekate divora il nemico, sia esso spirituale, fisico, o una parte del nostro io nemica persino a noi stessi e che preclude il cammino verso il giusto equilibrio interiore.
Un aspetto che permette al devoto di affrontare con fiera e distruttiva determinazione le forze oscure intrinseche o estrinseche in modo di facilitare l’unione ieratica col nostro io piu’ profondo, attraverso la trasformazione, il cambiamento, la conoscenza e la completezza.

Maggiori approfondimenti
Esiodo - Teogonia
Eschilo - Prometeo incatenato
Jack Grayle - Hekateon
Mythology - An illustrated encyclopedia - edited by R. Cavendish
Sofia Souli - Greek Mythology
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