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Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem

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Non vi sono dogmi , verità assolute . 

L'individuo è il dio di se stesso.

Imputabile dei propri fallimenti ed autore dei propri successi.

Essere il dio di se stessi  equivale al raggiungimento dell'equilibrio ultimo.

Essere in grado di modellare il macro cosmo del mondo esterno in base al forte volere determinato del proprio micro cosmo. 

La figura di Lucifero diventa  archetipo  dell'Avversario per eccellenza. 

Contro un esercito di antagonisti. 

Svestirsi di qualsiasi preconcetto, di qualsiasi gabbia mentale del bene e del male.

La morale, quel che socialmente sono le aspettative del proprio comportamento 

sono possenti muri di cemento di prigioni dalle quali occorre evadere. 

Evadere attraverso la morte spirituale di noi stessi per rinascere. 

Uno spietato e a volte doloroso addio a ciò che eravamo, rinascendo dalle tenebre

dell'Abisso. 

Ci si forma nell'Oscurità e attraverso essa si nasce nella luce. 

Ma l'Oscurità latita dentro di noi, ne siamo forgiati e ne facciamo parte, 

adesso come allora, nei tempi mitici della Creazione.

NOI non siamo NOI, siamo tanti IO. 

Questo sfugge la regola avvinghiante di qualsiasi forma settaria che trova nell'aggregazione una consolante forza, ideale e ispirazione. 

Nessuna dualità quanto piuttosto polarità. 

L'Unico peccato è la mediocrità.  

Vi sono azioni e conseguenze. 

Il perfetto equilibrio rappresentato magnificamente dal Baphomet di Eliphas Levi giace tra luce e oscurità, tra i  cieli e l' Abisso, tra carne e intelletto.

E in questo processo di auto-deificazione, possa esso dilungarsi per una vita intera, è riassumibile dalla formula alchemica V.I.T.R.I.O.L.

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VISITA INTERIORA TERRAE RECTIFICANDO INVENIES OCCULTUM LAPIDEM

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"Visitare e scandagliare l'interno della terra, che altro non è che il nostro inconscio e la nostra anima più profonda, al fine di conseguire l'iniziazione e infine, attraverso la trasmutazione della materia nello spirito, raggiungere la conoscenza assoluta, figlia dell'immortalità."

Hekatean J.

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IN NOMINE LUCIFER. 

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