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La fame eterna di ĀZ

  • Immagine del redattore: Hekatean J.
    Hekatean J.
  • 8 ago 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 13 feb 2020

di Hekatean J.




Nella tradizione e mitologia dello Zoroastrismo e quella Manichea vi è un demone molto potente: ĀZ. Il nome ĀZI deriva dalla radice avestica (antica lingua iranica nord-centrale) “āz” che significa “lottare, sforzarsi, condurre una impresa”, il che delinea il carattere dirompente del demone. Lo studioso novecentesco di religioni orientali, il britannico, Robert Charles Zaehner, nel suo Zurvan, A Zoroastrian Dilemma, sottolinea l’aspetto di ĀZ legato alla morte, partendo dall’espressione tradizionale “the door of ĀZ” (la porta di ĀZ). Il nome assume però altri significati come quello di “avarizia” basandoci su antichi testi Manichei e Persiani. ĀZ condivide lo scettro di grande potenza e distruzione con un altro demone, NIYÂZ, il cui significato è “volere”, inteso come atto di estrema cupidigia. Due figure molto legate l’un con l’altra secondo la tradizione, anzi il loro è un lavoro di contiguità. Sebbene il nome Âzi non compaia nel Gathas, raccolta di inni composti secondo la leggenda dallo stesso Zarathustra, appare spesso in altri testi composti sempre in lingua avestica, in opposizione ad Âtar (dio del fuoco, figlio di Ahura Mazda). In medio Persiano (pahlavi) ÂZ oltre a mantenere la figura demonica assume anche un aspetto del carattere umano, spersonalizzandosi. Nel Bundahišn ÂZ è descritto come un demone eternamente insaziabile che divora tutto senza dar mai tregua al suo volere (Niyâz), cibandosi persino del proprio corpo. Un demone che non si sazierebbe nemmeno dell’intero universo, nemico più efferato dei doveri religiosi dell’uomo in favore di Ahura Mazdā, causando morte e distruzione dell’energia fisica e vitale, impedendogli quindi la venerazione della propria divinità “benevola”. ĀZ è un demone leader dell’esercito demoniaco. Nella tradizione Manichea il demone è creatore del corpo umano, impriggionando in esso l’anima, ovvero la particella di luce divina). ĀZ è materia , male puro, invisibile energia che da vita al corpo dell’uomo, e che fa di tutto per impedire la sua salvezza. Non a caso, altre eccezioni del termine portano il significato di “sete, desiderio”. È anche un demone cosiddetto “shapeshifter”, camaleontico che gode dell’abilità di assumere diverse forme in base alla finalità ed al proprio piacere. Insegna agli altri demoni le arti della seduzione insinuando nell’uomo il senso di lussuria e desiderio. È anche un guardiano della conoscenza, che osteggia l’uomo nel raggiungerla. Questo aspetto ricorda per certi versi la funzione del temibile Choronzon.

ĀZ appare in alcuni testi Persiani in qualità di demone femminile, “madre dei demoni” (mâd če dêwân) , generatrice di ogni peccato per l’uomo. Nel poema Shahnameh scritto dal poeta persiano Ferdowsi intorno al sec. XI il nome ĀZ appare per ben 28 volte. Proprio in questo testo, tornando a quanto citato ad inizio dell’articolo, il demone/demonessa assume il significato di “morte”:

“Tutti (gli esseri umani) sono passati attraverso la porta di ÂZ;

(ma) la porta del segreto, non ha aperto a nessuno”.

Questo è l’unico passaggio in cui ĀZ si relaziona alla morte. Per questo sarebbe erroneo considerare ĀZ come un demone di morte o figura psicopompa.

In qualità di demonessa, ĀZ rappresenta una delle armi di Ahriman nella sua battaglia contro Ahura Mazdā: l’arma della concupiscenza (lussuria e avarizia).

Qualità e aspetti che negli scritti di Michael W. Ford, volendo passare ad interpretazioni più moderne, relazionano la demonessa alla figura di Lilith e Babalon in nome della tradizione stregonesca Yatuk Dinoih.

Al di là dei sincretismi ed interpretazioni, quel che traspare dalla tradizione è che ĀZ è un demone ermafrodito probabilmente, potentissimo e di distruzione, lussuria, avarizia e insaziabile dominio.




Per maggiori approfondimenti:

Shahnameh

Robert Charles Zaehner- Zurvan, A Zoroastrian Dilemma

Michael W. Ford - Yatuk Dinoih

Jalil Doostkah - Az and Niyaz, Two powerful and haughty demons (article)

http://www.iranicaonline.org/articles/az-iranian-demon

 
 
 

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